Studi ornitologici

Stazione di inanellamento a scopo scientifico

CHI SIAMO

Il gruppo di ornitologi che opera nella stazione di inanellamento è formato attualmente da: Roberto Pollo (responsabile, patentino “A”), Luigi Bazzani, Elvio Balasso, Eleonora Masini, Edoardo Perazza, Veronica Rossetti, Silvano Tognetti, Andrej Gabora,  Thomas Copplestone, Luigi Santoni, Pietro Semprebon, Maia Pastres, Irene Regaiolo, Matteo Rossini. L’attività di inanellamento in palude è iniziata nel 1989 grazie a Giancarlo Fracasso ed Elvio Cerato del gruppo “Nisoria”  che hanno stimolato ed  istruito il nostro gruppo permettendoci poi di proseguire in modo autonomo.

AREA DI STUDIO

La zona in cui svolgiamo la nostra attività di studio si trova all’interno della Riserva Naturale Palude Brusà Vallette, nel territorio comunale di Cerea (VR). Si tratta di una zona umida d’acqua dolce dell’estensione di circa 70 ettari protetta a livello europeo (area S.I.C e  Z. S. C.) ed internazionale secondo la convenzione di Ramsar. La stazione si compone di una serie di transetti di reti tipo mist –net dislocati in vari tipi di ecosistemi (siepe, bosco, canneto) e di un capanno di legno situato ai bordi di uno “sguazzo” importante per l’osservazione degli uccelli e come riparo in caso di maltempo.

 

L’INANELLAMENTO E LO STUDIO DEGLI UCCELLI

L’inanellamento è una tecnica di studio che ha dato e continua a dare grandi risultati nella conoscenza degli spostamenti degli uccelli e non solo. Lo scopo è quello di “marcare” un uccello ponendogli un anellino identificativo ultraleggero alla zampa. Ogni anello ha un codice alfanumerico che insieme alla scritta del Paese nel quale viene applicato, lo rende unico. Gli uccelli vengono catturati con delle reti di nylon molto leggere, chiamate mist-net (reti-nebbia), con una struttura a tasche necessaria per far sì che l’uccello rimanga nella rete illeso. È fondamentale che l’uccello rimanga indenne per tutta l’attività, sia per un fattore etico sia perchè il metodo si basa  sulla probabilità di ricattura dell’uccello inanellato a distanza nel tempo. Con una precisa tecnica l’uccello viene estratto dalle reti; viene identificata la specie; gli viene applicato l’anello; viene riconosciuto il sesso e l’età; vengono prese alcune misure biometriche (es. lunghezza dell’ala, peso,becco) ed infine viene pesato e liberato. Il tutto nell’arco di tempo di qualche minuto. La nostra stazione di inanellamento aderisce dal 2015 al progetto nazionale  “MONITRING” (monitoraggio degli uccelli in Italia attraverso l’inanellamento). Questo progetto ha come scopi principali il monitoraggio delle popolazioni di uccelli e lo studio della variabilità stagionale delle comunità ornitiche, al fine di ottenere indicazioni utili per  effettuare appropriate scelte sulla gestione della Riserva Naturale.

L’intera attività è coordinata e regolamentata dal Centro Nazionale Inanellamento dell’I.S.P.R.A. (ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica con sede ad Ozzano Emilia (BO). L’inanellatore è un ornitologo che ha fatto un praticantato di circa tre anni ed ha superato un esame di stato presso l’I.S.P.R.A. ed  è tenuto a consegnare tutti i dati rilevati all’I.S.P.R.A. che in questo modo, grazie ad una rete internazionale (EURING), è in grado di informarlo circa le ricatture che vengono fatte in Italia e all’estero. Le segnalazioni di uccelli inanellati permettono di ricostruire le rotte di migrazione o gli spostamenti a breve raggio. Inoltre l’inanellamento permette di conoscere la dinamica di popolazione delle varie specie, la selezione  dell’habitat e alcuni  parametri di popolazione, come i tassi di sopravvivenza.

I dati di inanellamento

Durante ogni sessione di inanellamento vengono compilate schede con i seguenti dati:

  • data e ora solare
  • specie inanellata
  • numero dell’anello
  • età (secondo il codice EURING)
  • sesso
  • lunghezza dell’ala (terza penna remigante)
  • lunghezza o altezza del becco
  • lunghezza del tarso
  • quantità di grasso sottocutaneo (codificata secondo la scala Kaiser,1993)
  • peso.

 

I dati, inseriti in un software specifico, vengono poi inviati periodicamente al Centro Nazionale di Inanellamento dell’ISPRA con sede a Ozzano Emilia (BO), che coordina l’attività di tutti gli inanellatori italiani. La banca dati permetterà poi di ricostruire la storia individuale di un uccello che sia stato successivamente ricatturato. Dal 1963 esiste anche un coordinamento a livello europeo (EURING – Unione Europea per l’Inanellamento) che gestisce i dati provenienti da tutti gli inanellatori europei: gli uccelli non hanno confini!

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