Solo di poco più grande dell’Alzavola ma con collo più sottile, vertice più piatto e becco più diritto. Il maschio in volo si riconosce per la parte anteriore delle ali blu chiaro e per il netto contrasto tra il petto bruno e i fianchi grigi vermicolati e il ventre bianco. Il maschio adulto ha un’ampia striscia bianca che si stende dall’occhio alla nuca; le lunghe e ricurve scapolari striate di grigio, verde scuro, bianco e nero; lo specchio verde scuro metallico, delimitato anteriormente e posteriormente da una striscia bianca. La femmina assomiglia alla femmina dell’Alzavola ma è più pallida, ha gola più bianca, stria oculare scura più distinta, sopracciglio chiaro, e una piccola chiazza chiara alla base del becco; in volo si riconosce per la parte anteriore delle ali grigiastra e lo specchio verdastro bruno indistinto. Becco e zampe grigie. Il maschio in eclisse assomiglia ad una femmina ad eccezione della parte anteriore delle ali blu e della gola e del ventre bianchi. I giovani sembrano anch’essi delle femmine, ma i maschi hanno ali più opache rispetto agli adulti.
Il maschio emette un caratteristico richiamo basso e crepitante, le femmine un breve ‘quack’.
Non comune; la distribuzione delle aree di nidificazione è localmente estremamente variabile. Sverna in Africa, a Sud del Sahara.
Predilige, in tutte le stagioni, acque dolci stagnanti e basse, laghi con canneti, stagni acquitrinosi, terreni allagati ed ogni altro ambiente di acqua poco profonda con abbondante vegetazione galleggiante ed emergente.
Si ciba di animali (cimici d’acqua, tricotteri, moscerini, molluschi, crostacei, anellidi e girini) e materiale vegetale (gemme, foglie, radici, tuberi e semi di piante acquatiche) che cerca e raggiunge nuotando con la testa sott’acqua.
Uovo. Senza segni; colore di fondo paglierino/bruno chiaro. Superficie liscia, non lucida. Forma subellittica/subellittica corta. Dimensioni 46 x 33 mm (40-50 x 30-36), peso 28 g (26-29). Molto simile all’uovo dell’Alzavola.
Migratrice regolare, estiva e nidificante irregolare: Giunge nell’area dopo aver compiuto un lunghissimo volo senza sosta, provenendo dall’Africa. Il suo arrivo allo sguazzo nella prima quindicina di marzo preannuncia la primavera. Una o due coppie si sono riprodotte negli anni ’80, e talvolta tentano la nidificazione nelle aree incolte o coltivate a foraggi,o limitrofe all’area umida nei pressi delle Cave Piletta.
Roberto Pollo