R. lessonae presenta una colorazione molto variabile: alcuni animali sono verde erba, altri possono apparire marrone-bruni. Presentano delle punteggiature scure e lungo il dorso è presente una stria mediana verde o gialla. Le sacche vocali sono spesso biancastre e la parte posteriore della coscia è giallo marmorizzata o arancione e marrone o nera. Il ventre è bianchiccio; talvolta è accennata una macchia temporale scura. Gli adulti arrivano fino a 9 cm di lunghezza. E’ presente un marcato dimorfismo sessuale: i maschi sono più piccoli con gli arti anteriori più robusti; il primo dito della mano è dotato di cuscinetto basale che durante la fregola si copre di spinule cornee grigie.
Rana lessonae è presente nelle pianure, nelle colline e nelle zone di media montagna dell’Italia settentrionale esclusa la Liguria, dell’Europa meridionale esclusa la Francia meridionale, e della Russia. Forse è stata importata anche in Inghilterra e in Sardegna.
Questa rana verde frequenta zone boschive, cespugliose o aperte, più o meno ricche di acqua; preferisce paludi, pozze e specchi d’acqua di dimensioni limitate o canali a lento corso e ricchi di vegetazione. Si nutre di invertebrati vari e di piccoli vertebrati. Può allontanarsi dall’acqua anche per chilometri facilitata dalla struttura che le permette di scavare il terreno e nascondersi sotto terra in caso di condizioni climatiche sfavorevoli. Sverna da novembre a tutto febbraio. Da aprile a giugno, in occasione della riproduzione, gli adulti si riuniscono attorno alle raccolte d’acqua; l’amplesso è ascellare; le uova sgusciano dopo circa una settimana. La metamorfosi avviene dopo 2-3 mesi dalla schiusa ma in alcuni casi può ritardare e i girini svernano in acqua. Le femmine depongono le uova solo a partire dal secondo anno di età.
La questione tassonomica delle rane verdi italiane rimane ancora aperta; è stata ormai confermata l’origine di R. esculenta (Linnaeus 1758) come ibrido tra R ridibunda e R. lessonae. Secondo alcuni studi però, le forme presenti in Italia non possono essere ascritte né a R. ridibunda nè a R. lessonae né ad ibridi di esse; non è ancora quindi possibile tracciare una mappatura certa delle specie appartenenti al complesso gruppo delle rane verdi.
La colorazione può variare molto dal verde al marrone.
Queste rane sono commestibili. Anni fa si catturavano mettendo nell’acqua una luce forte: le rane rimanevano stordite alla vista della luce e quindi potevano essere facilmente catturate con le mani.